La Memoria del Gatto

La Memoria del Gatto

Recentemente la psicologa giapponese Saho Takagi dell’Università di Kyoto ha pubblicato un lavoro sulla rivista Behavioural Processes secondo il quale ai gatti viene riconosciuta la memoria a breve termine, ossia la facoltà di ricordare episodi avvenuti di recente, di rievocarli e di sfruttarne l’esperienza.

Tutto ciò sembrava appannaggio solo dell’uomo e del cane e quindi questa scoperta illumina un lato nascosto della natura dei nostri mici.

Lo studio, che ha coinvolto una cinquantina di gatti, ha rilevato come questi a distanza di quindici minuti circa di intervallo riescono a ricordare un cibo gradito (precedentemente assunto) ed inoltre sono capaci di individuare dove questo si trovava ed in quali ciotole era contenuto.

Quindi la memoria a breve termina conserva una “traccia” delle esperienze recenti ed orienta le scelte ed indirizza le strategie del nostro felino; per questa mente dotata di una funzione introspettiva potremmo dire che il gatto ha una sorta di coscienza.

Tutto qua? Assolutamente no. Secondo i ricercatori nipponici, infatti,l’intelligenza felina è tutt’altro che elementare ed è in grado di ricordare certi episodi anche dopo periodi molto più lunghi (memoria a lungo termine).

Quindi la mente del gatto non opera in base a semplici meccanismi di azione-reazione, ma funziona in modo selettivo reagendo agli stimoli con un’attività di valutazione e scegliendo tra possibili soluzioni quella più opportuna.

In altri termini questo animale non dà semplici risposte standard ma è in grado di pensare; le sue predisposizioni gli consentono di rielaborare i suoi trascorsi e di metterli in relazione a esperienze piacevoli o spiacevoli, per esempio il rumore della scatola dei croccantini nel primo caso o il rumore della siringa quando viene scartata nel secondo.

Queste scoperte sono in linea con la condizione neuroanatomica di questa specie animale; il suo cervello infatti presenta notevoli circonvoluzioni e già questo denota l’attitudine cognitiva. Attitudine cognitiva che si esprime anche nel saper rispondere correttamente a stimoli come gesti, emozioni ed espressioni facciali umane.

Diabete Cane

Il mio cane e il mio gatto hanno il diabete?

Il diabete è una malattia causata da una carenza di insulina , un ormone prodotto dal pancreas. La carenza di insulina provoca il mancato utilizzo di zucchero ( glucosio ) da parte delle cellule dell’ organismo e di conseguenza si verifica un aumento dello zucchero ( glucosio) nel sangue.

diabete cane
I fattori predisponenti che aumentano la probabilita’ di malattia sono: scarsa attivita’ fisica, obesita’ e l’eta’ avanzata. Isintomi sono: l’ aumento della sete, l’ aumento dell’ appetito, l’ aumento della produzione di urina, e la perdita di peso.

Se il proprietario avverte qualche segnale di allarme, occorre portare il proprio pet dal veterinario, che dopo avere raccolto tutte le informazioni , fara’ una visita clinica e consigliera’ esami del sangue e dell’ urina.

Se verra’ fatta la diagnosi di diabete, il veterinario consigliera’ la miglior cura e aiutera’ il proprietario nella gestione del proprio pet. Una diagnosi precoce è di fondamentale importanza per prevenire tante complicazioni, addirittura la cataratta diabetica che puo’ portare a cecita’.

Cani e gatti in cui il diabete viene diagnosticato precocemente, curato e monitorato correttamente, hanno una buona qualita’ della vita e la stessa aspettativa di vita di cani e gatti non diabetici.

E’ più intelligente il cane o il gatto?

L’intelligenza è da sempre un argomento dibattuto tra gli scienziati di tutto il mondo; già Aristotele riteneva che i cani e gli esseri umani differissero solo nel grado di possesso di certe doti mentali.

La maggior parte dei ricercatori sono concordi nel definite l’intelligenza come la capacità di produrre un comportamento adattativo e funzionale al raggiungimento di uno scopo.

Lo psicologo Stanley Coren, autore di numerosi testi sull’intelligenza dei cani, collega i comportamenti intelligenti dei cani alla lunga convivenza con l’uomo.

Coren individua 3 tipi di intelligenza nel cane:quella istintiva, presente fin dalla nascita, quella adattativa e quella lavorativa (o ubbiditiva); inoltre i cani hanno anche la capacità di farsi intendere e di capirci.

L’intelligenza nel cane è di tipo collaborativo: ama i giochi di squadra e quando si trova di fronte ad un problema da risolvere chiede spesso aiuto all’uomo. Per questo motivo, per stimolarlo a risolvere i problemi, è consigliabile utilizzare i giochi di attivazione mentale, sin da quando è cucciolo. Utile anche insegnargli il gioco del “cerca”, che consiste nel nascondere un bocconcino e poi invitare il pet a cercarlo. Questo tipo di gioco facilita l’esplorazione e l’esercizio olfattivo.

Il gioco è un’attività che ha un valore educativo rilevante, perchè consente al pet di apprendere cose nuove divertendosi. I giochi di attivazione mentale, di ricerca e collaborativi sono particolarmente indicati perchè consentono al cane di sviluppare al meglio le sue qualità, sotto il profilo dell’integrazione sociale. I cani che vengono stimolati fin da cuccioli riescono a raggiungere risultati sorprendenti anche nel risolvere i problemi da soli.

L‘intelligenza nel gatto, che ha un’eccellente curiosità esplorativa, è atta a risolvere problemi. Il gatto è capace cioè di risolvere problemi senza l’aiuto di nessuno, questo grazie alla sua natura predatoria.
Infatti è un solista che ama sperimentare e risolvere situazioni difficoltose, senza l’aiuto di nessuno. Più un gatto riesce ad utilizzare le sue doti fisiche e mentali, più sarà intelligente.

L’ambiente in cui cresce e vive sarà dunque rilevante per lo sviluppo di certe sue abilità.
Un gatto urbano avrà un’intelligenza comunicativa più sviluppata rispetto a quella di un gatto selvatico, che avrà invece maggiori capacità predatorie indispensabili per procurarsi il cibo.

Molte ricerche sono state condotte con l’obiettivo di definire una delle due specie più intelligente dell’altra, anche se può essere un errore paragonare tra loro specie tanto diverse. Ciascuna delle due specie ha una propria intelligenza e queste diverse capacità hanno consentito la loro sopravvivenza.

Uno studio della Vanderbit University del Tennessee (USA) considera come parametro il numero di neuroni cerebrali presenti. In tal caso il cane con 530 milioni di neuroni cerebrali sarebbe di gran lunga più intelligente del gatto che ne ha solo 250 milioni.

Se fosse solo una questione di numeri il cane avrebbe più o meno la stessa intelligenza diel procione e del leone, mentre il gatto assomiglierebbe molto all’orso; uno degli animali più intelligenti sarebbe senz’altro l’elefante con i suoi 5,6 miliardi di neuroni cerebrali!!

Nuovo laser Lumix C.P.S. Veterinary

La Clinica si è recentemente dotata di un innovativa macchina laser, il Lumix C.P.S. Veterinary dell’azienda Fisioline.

Si tratta di un laser a 3 diodi con emissione Continua,Pulsata e Superpulsata, unico nel suo genere e certificato per l’uso in Medicina Veterinaria.

Indicato per:
 Biostimolazione (rigenerazione ossea e tissutale)
 Terapia del dolore (effetto antalgico)
 Terapia post-traumatica (contusioni,distorsioni,stiramenti e strappi muscolari)
 Effetto antiinfiammatorio (tendiniti,artriti,artrosi)
 Fisioterapia e riabilitazione
 Rimozione di proliferazioni cutanee

Da oggi affidandovi alle nostre cure, potrete usufruire di un altro moderinissimo dispositivo ideale per garantire le migliori cure ai nostri amici pelosi!

Contattaci per maggiori informazioni.

Il Cane contro l’infarto!

E’ risaputo che la compagnia di un cane influisce positivamente sul benessere mentale del proprietario e favorisce i suoi contatti sociali contrastando l’isolamento. Il recente studio di un gruppo di ricercatori svedesi, pubblicato nel 2017, ha evidenziato che questo ha anche un importante effetto preventivo sulla comparsa delle patologie cardiovascolari.

Lo studio sull’aiuto del cane nel contrastare l’infarto

Nello studio suddetto sono stati inclusi tutti i residenti permanenti di età compresa tra 40 e 80 anni, circa 3,4 milioni di svedesi, che sono stati seguiti per un periodo di 12 anni durante i quali sono state registrate le procedure mediche che li hanno coinvolti (estrapolate dal sistema sanitario).
Il 13% del campione è proprietario di un cane e questo dato è stato ricavato consultando l’anagrafe canina nazionale a cui è registrato l’83% dei cani in Svezia.

E’ stata anche esaminata la struttura familiare; nelle famiglie composte da più persone si è verificata una riduzione della mortalità dell’11% mentre in quelle di 1 sola persona la riduzione è stata del 33%, questo senza prendere in esame alcuna eziologia specifica.

Considerando invece le cause cardiovascolari è stata registrata una riduzione della mortalità del 15% nel primo caso e del 36% nel secondo.
Si tratta del primo studio su larga scala e pur con i limiti che presenta consente di dimostrare i benefici che la compagnia di un cane può portare alla salute del suo proprietario.

Il cane e la prevenzione della sedentarietà

Come precedenti studi hanno evidenziato l’animale diminuisce l’isolamento sociale del proprietario, fa si che questo abbia più rapporti con i suoi consimili agendo sul suo stato d’animo e diminuendo la componente depressiva ;migliora l’umore e aumenta l’autostima perché il cane ama il suo padrone come tale, senza riserve o critiche.

A livello fisico gli impone più uscite quotidiane a intervalli regolari e questo comporta un’attività fisica che si riflette positivamente sul suo stato di salute, sulla funzionalità cardiovascolare e in definitiva sulla diminuzione della mortalità.

Tutto quello che abbiamo sempre intuitivamente pensato è ora scientificamente provato con dati incontrovertibili che possono essere tenuti in considerazione anche nei programmi di prevenzione sanitaria nazionale e nei programmi di riabilitazione dei pazienti cardiovascolari.

Sarebbe interessante poter confermare questi dati riferendoli ad un paese mediterraneo come il nostro dove lo stile di vita, il clima e la dieta sono notevolmente diversi dalla Svezia.

Bisturi al plasma veterinario

Il nostro nuovissimo ed esclusivo bisturi al plasma!

 Solo il meglio per la salute dei nostri amati pet 

La Clinica veterinaria privata casa del cane e del gatto, nell’ambito del suo recente innovamento tecnologico effettuato ad inizio 2018, si è dotata di un’eccezionale e futuristica attrezzatura chirurgica, il bisturi al plasma One Mytis, questa tecnologia è talmente innovativa e rara da trovare in ambito veterinario, che solamente un’altra struttura in tutta l’Emilia-Romagna ne è dotata, qui di seguito potete scoprire alcuni dei vantaggi che questo tipo di teconologia permette.

 

I principali  vantaggi dell’utilizzare il bisturi al plasma nelle operazioni sui vostri pet sono:

 

temperatura media di lavoro attorno ai 50 gradi (non oltre i 100 come gli elettrobisturi , i radiobisturi ed il laser) e perciò riduzione dell’anestetico durante la chirurgia e del dolore post-operatorio;

precisione della linea d’incisione paragonabile alla lama tradizionale;

 immediata microcoagulazione;

massima sicurezza d’uso ( non utilizza circuiti chiusi con piastra di ritorno ne’ fonti esterne di gas);

la bassa temperatura d’esercizio riduce i traumatismi tissutali e consente una guarigione migliore e più veloce.

 

One Mytis è considerato il futuro dell’elettrochirurgia ma nella nostra Clinica veterinaria è il PRESENTE, quando si tratta della salute dei tuoi animali scegli il meglio, contattaci per maggiori informazioni!

come educare gatto

COME EDUCARE UN GATTO

Il gatto e’ uno degli animali da compagnia piu’ amati al mondo, quindi la capacità di capire come educare un gatto  è di fondamentale importanza per un gran numero di persone.

Come educare un gatto in casa

Non e’ un lavoro difficile, soprattutto se si comincia quando é ancora piccolo. Nonostante
l’ apparente carattere schivo e riservato,il gatto e’ capace di grandi dimostrazioni di affetto nei confronti della persona che se ne prende cura, a patto che questa rispetti le sue esigenze e la sua indole “selvatica”.

Pertanto il primo passo e’ quello di conquistare la sua fiducia, concedendogli le coccole che richiede, senza mai eccedere e rispettando i suoi spazi. Il gatto ama farsi coccolare ad alte frequenze e bassa intensita’, quindi la regola d’oro e’ essere sempre delicati e smettere se il gatto manifesta segnali di insofferenza.

Di norma, un gattino dovrebbe essere separato dalla madre e dai fratelli non prima dei 2 mesi; in questo periodo impara i fondamenti comportamentali e relazionali, impara a dosare la forza del suo morso e impara a valutare le situazioni in cui usare gli artigli e quelle in cui e’ meglio non usarli.

Durante la fase “educativa” e’ importante trovare con lui un canale educativo .
A differenza di quanto si potrebbe pensare, i gatti sono particolarmente reattivi alla voce e alle parole oltre che alla nostra mimica facciale. Bisogna ricordare che l’ udito nel gatto e’ estremamente amplificato rispetto a quello dell’ uomo e quindi attenzione a non urlare perche’ si potrebbe spaventare.

Nel momento in cui entra in casa diventa un componente della famiglia.
Lo si puo’ chiamare quando e’ pronta la pappa, incoraggiare e premiare se fa qualcosa di giusto.
Una delle difficolta’ maggiori quando un cucciolo entra in casa e’ l’ insegnamento al rispetto dell’ ambiente: non graffiare i mobili e non fare i suoi bisogni fuori dalla lettiera.

Come educare un gatto ad usare la lettiera e a non graffiare

Fin da subito il gatto deve avere a sua disposizione il tiragraffi e una cassettina con lettiera.
Dovrebbe avere a disposizione giochi con cui giocare da solo e giochi da fare con il suo proprietario.
Non bisogna obbligarlo a fare niente con la forza ma, possibilmente, stimolarlo con il gioco. Non create confusione e fate in modo che ogni suo oggetto sia dedicato a una specifica destinazione d’uso.
Non portatelo a giocare nella cassettina dei bisogni ma fategli capire che che quello e’ lo spazio dedicato alle sue impellenze, lodandolo e pemiandolo gia’ dalle prime volte che viene utilizzata.
Trovategli un posto riservato, non troppo in vista e lontano da elettrodomestici rumorosi.
Il gatto ama la sua privacy e tranquilltita’.

sindrome brachicefalica spiegazione

Approfondiamo la Sindrome Brachicefalica

La sindrome brachicefalica o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori ( BAOS ) è una condizione patologica che interessa prevalentemente i cani brachicefali ( cani a muso corto ) .

Le razze piu’ colpite sono: carlino, bulldog inglese, boule dogue francese innanzi tutto, poi anche boston terrier, pechinese, cavalier king charles spaniel, sharpei e shitzu. Si tratta di razze selezionate negli anni privilegiando l’ aspetto estetico rispetto a quello funzionale.

sindrome brachicefalica spiegazione

In questi cani si verifica un accrescimento osseo della testa in larghezza , ma non in lunghezza, mentre i tessuti molli non sono ridotti proporzionalmente allo scheletro osseo che li contiene.

Questa condizione provoca una serie di alterazioni che ostacolano il passaggio dell’ aria durante la respirazione e di conseguenza danno segni clinici.

Tutti i cani brachicefali sono da considerare ”malati” , ed è un atteggiamento pericoloso e superficiale considerare il respiro rumoroso, l’ affaticabilita,’ il russamento e la sincope come come sintomi ”normali”.

Le alterazioni congenite sono:

  • stenosi delle narici
  • palato molle allungato e ispessito
  • trachea ipoplasica

Le alterazioni acquisite sono:

  • collasso laringeo
  • eversione dei sacculi laringei

I soggetti colpiti da BAOS possono passare molto rapidamente da uno stato di difficolta’ respiratoria leggera, che spesso viene considerata normale dal proprietario, a gravi episodi di difficolta’ respiratoria.

Questa puo’ insorgere come conseguenza di minima attivita’ fisica o in condizioni di temperatura ambientale elevata.

Nella nostra pratica clinica consigliamo ai proprietari di cani brachicefali di portare il proprio cane in clinica per una visita.

Poi programmiamo un’ esame endoscopico che serve per fare una diagnosi e stadiare la BAOS; successivamente nell’ambito della stessa seduta anestesiologica si esegue un ‘ intervento correttivo che consiste principalmente nell’ allargamento delle narici e nell’ accorciamento del palato molle, e di altre correzioni se richiesto.

Nella maggior parte dei casi si ha un importante miglioramento.

colpo di calore cane

IL COLPO DI CALORE

Il colpo di calore: un pericolo estivo per il cane!

Il colpo di calore è una condizione caratterizzata da un rapido e notevole aumento della temperatura corporea, è un emergenza che puo’ essere molto pericolosa per il proprio cane.

Purtroppo il cane ( a differenza dell’ uomo ) ha un sistema di termoregolazione poco efficiente.

Mentre l’ uomo elimina calore aumentando la frequenza respiratoria e sudando, il cane avendo pochissime ghiandole sudoripare, non puo’ sudare e puo’ solo aumentare la frequenza respiratoria.

I cani piu’ a rischio sono :

  • cani brachicefali ( cani a muso corto )
  • cani anziani
  • cani con malattie cardiache
  • cani con malattie respiratorie

Le condizioni che favoriscono il colpo di calore sono l’ attivita’ fisica e condizioni ambientali con elevata umidita’ e temperatura.

Come intervenire in caso di colpo di calore.

Se il proprietario nota che il proprio cane ha un notevole aumento della frequenza respiratoria, respiro affannoso a bocca aperta e non si riprende rapidamente, occorre da subito portarlo in un’ ambiente fresco e ventilato e bagnarlo con acqua fresca.

Se la situazione non si risolve è necessario portare il cane urgentemente in clinica e il veterinario valutera’ la migliore terapia.

LA FILARIOSI CARDIOPOLMONARE

Conosciamo la filariosi, una pericolosa malattia.

filariosi

La filariosi è una malattia parassitaria sostenuta da un verme ( dirofilaria immitis) che vive nel cuore del cane e proprio per la sua particolare localizzazione puo’ provocare sintomi da lievi a molto gravi.

Il parassita viene trasmesso dalle zanzare che, pungendo un cane malato, assumono il parassita in forma microscopica ( microfilarie) e poi pungendo lo trasmettono ad altri cani .

Le microfilarie crescono di dimensioni e attraverso il sangue vanno nel cuore dove i parassiti adulti si riproducono.

I sintomi compaiono molto tempo dopo l’ infestazione e il cane malato, inizialmente puo’ avere tosse e una facile affaticabilita,’ poi i sintomi peggiorano.

La filariosi è una malattia che si puo’ contrarre durante la primavera e l’ estate cioè nel periodo in cui aumenta il numero delle zanzare. I cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno favorito una maggior diffusione delle zanzare e quindi anche del parassita e della malattia.

La filariosi è una malattia molto grave ; se viene diagnosticata precocemente puo’ essere curabile ma se viene diagnosticata tardivamente puo’ portare danni non risolvibili e addirittura la morte.

Per tale motivo diventa fondamentale eseguire un prelievo di sangue per controllare che nella stagione precedente il cane non sia stato infestato, il periodo ottimale per eseguire il test e’ aprile maggio.

Se il risultato del test è positivo si faranno altri esami per stadiare la malattia e poi scegliere la terapia migliore.

Se il risultato del test è negativo si fara’ la prevenzione.

Esistono diversi modi per prevenire la malattia e grazie ad uno staff sempre aggiornato e preparato, siamo a vostra disposizione per consigliarvi il metodo piu’ adatto al vostro cane e alle vostre esigenze.

Prevenire è meglio che curare, con l’ arrivo della primavera ricordati di far controllare il tuo amico a quattro zampe e chiedi consiglio riguardo la miglior prevenzione .

Un semplice prelievo di sangue e una buona prevenzione puo’ salvargli la vita.